La danza, come la musica, è arte immateriale per eccellenza. Da qui nasce la difficoltà di riproporne le regole, i passi, le coreografie e, quindi, l’oggetto stesso della Pratica della Danza prima dell’avvento di una sorta di documentazione storicamente avvalorata.
L’approccio multidisciplinare che l’Accademia Jaufrè Rudel ha sempre adottato nell’affrontare lo studio dell’Universo medievale, non poteva non coinvolgere anche la pratica della danza (fenomeno che ha da sempre accompagnato l’esistenza dell’essere umano) affrontando le difficoltà e le problematiche proprie di questa disciplina sia da un punto di vista pragmatico che teorico.
Il primo approccio allo studio della danza storica è del 1991 quando viene inserito nel IV Seminario Internazionale un Laboratorio di Danza Medievale tenuto da Maria Helena Garcia. Per alcuni anni tale laboratorio continuerà ad essere presente nei Seminari Internazionali, anche con altre docenti, utilizzando, come oggetto di studio della prassi coreutica, le fonti iconografiche, letterarie e musicali che appartengono, per dirla con le parole dello storico della danza Alessandro Pontremoli, alla preistoria della danza: "... per questa pratica esiste un’ epoca archeologica che va dall’antichità fino alle soglie del Medioevo e che, a causa dell’assenza di una documentazione sufficiente, si può definire il “campo delle congetture”; vi è una “preistoria” che arriva fino al ‘400, i cui documenti a disposizione sono soprattutto di natura iconografica, musicale e letteraria; si parla, infine, di una Storia della Danza che ha inizio con la prima trattatistica del XV° secolo..”.
A partire da questo momento, grazie al materiale trattatistico che documenta il delinearsi in ambito nobiliare della figura del “maestro di danza” a partire dalla prima metà del XV secolo, è stato possibile lo studio e la riproposizione di una danza storicamente documentabile, con tutti i problemi che l’interpretazione di questi manuali comporta.
A partire dal 2004 si sono organizzati, ad opera di Alessandra Cossi, i corsi annuali in seno all’Accademia, che hanno visto avvicendarsi allievi ed appassionati di quest’arte. Ogni corso annuale si conclude con la rappresentazione di uno spettacolo/saggio aperto al pubblico e realizzato in sinergia con gli allievi della sezione di studio delle armi dell'Accademia Jaufré Rudel.
Nel corso degli anni, in seno alla sezione Danza, si è formato un nucleo di danzatori più esperti ed affiatati che hanno dato vita alla “Compagnia del Bontempo”, gruppo di danza storica in grado, oggi, di interpretare spettacoli basati sulla danza e la musica antica, proponendo coreografie dal tardo Medioevo per giungere, nella riproposizione storica, sino al periodo rinascimentale.